Lunedí 3 maggio, La Repubblica, http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/05/03/cento-miliardi-di-dollari-ecco-il-conto.html
in un articolo a firma di Maurizio Ricci dal titolo significativo: Cento miliardi di dollari ecco il conto della marea, proponeva i seguenti elementi di calcolo: “Secondo le indicazioni ufficiali, oggi, dal pozzo sgorgano 5mila barili al giorno, cioè 680 tonnellate di greggio al giorno […] A 200-285mila dollari a tonnellata (considerando il caso che non si riesca a tamponarlo prima di 90 giorni) il costo complessivo arriva, infatti, a 25-30 miliardi di dollari”.
I conti sembrano piú o meno esatti perché 680 T. x 90 giorni = 91200 T. da ripulire. A un prezzo medio di (200+285)/2= 242mila USD, il totale sarebbe di circa 15 miliardi che comunque è giá una cifra enorme considerando che i telegiornali francesi davano, stamattina, una capitalizzazione borsistica della BP pari a 180 miliardi di dollari.
Solo che, sempre stamattina, è arrivata una notizia via new York Times, di un’audienza a porte chiuse al Congresso, dove un funzionario della BP avrebbe annunciato una cifra molto peggiore, 60 mila barili al giorno, cioè 12 volte di piú di quanto detto fin’ora e molto peggio delle peggiori stime che circolavano. Sempre nell’articolo di Repubblica, si conclude dicendo che: “se veramente dal pozzo sgorgano non 680, ma un fiume di 2-3 mila tonnellate al giorno, il costo della tragedia schizza verso livelli impensabili: 100-150 miliardi di dollari, non lontano dai danni di latrina. E sempre che si riesca a tamponare il flusso entro 90 giorni”.
In realtá con questa nuova cifra (60mila barili, equivalenti a 8160 tonnellate) otteniamo i seguenti risultati:
8160 T x 90 giorni x 242mila USD = 177 miliardi di dollari, una cifra enorme che potrebbe spazzar via la BP.. ma prima che si arrivi a pagare i conti saremo tutti vecchi secondo me....
mercoledì 5 maggio 2010
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