Einaudi (Supercoralli)
Con questo nuovo romanzo Vassalli torna a un ambiente che conosce bene, ed appare chiaramente riconoscibile anche se non esplicitamente dichiarato: una città padana che assomiglia a Novara, teatro di oltre cent'anni di storia, dall'unità italiana a questa travagliata fine secolo. Al centro della sua saga Vassalli ha posto una grande villa. Ideata come una dimora principesca per una famiglia aristocratica di origine napoletana, la villa cambierà rapidamente padrone, conoscerà decine di personaggi, sullo sfondo di una decadenza inarrestabile, sino a diventare il ricovero degradato di gruppi di extracomunitari. Animato da una forte passione civile, l'autore ha scritto un nuovo capitolo della sua storia d'Italia che va componendo da anni.
Scorrendo internet si trovano parecchie critiche non troppo positive su questo libro. A me invece è piaciuto, sia per lo socrrere veloce del tempo, per il susseguirsi rapido, ironico e quasi casuale degli avvenimenti, tutti imperniati attorno a questa casa. Non sarà un capolavoro ma con la primavera di pioggia che abbiamo quest'anno, aiuta a passare qualche ora di buona lettura.
Nessun commento:
Posta un commento