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mercoledì 10 marzo 2010

Il Paraguay agrario: perché siamo finiti a mangiare una pizza da Zampanó, agguerrito tifoso interista

Forse ha ragione Andres, non siamo in un paese vicino al Brasile, Cile od Argentina. Ci troviamo in una vicinanza storica con la Bolivia. Il Paraguay é un altro paese, le luci di Asunción e di Ciudad spera del Este sono miraggi di una realtá che forse non esiste. Una realtá fatta di indigeni e contadini, di tempi lunghi che mal si adattano al far tutto di corsa di adesso.

Ecco, dalla questione della velocitá forse bisogna partire per capire il senso della discussione dentro una pizzeria ad Asunción. Cosí come noi interisti abbiamo imparato (a nostre spese) ad aspettare i tempi lunghi per vedere la nostra squadra tornare a vincere, la stessa analogia possiamo usarla per leggere cosa succede adesso in questo paese.

Un Presidente che, per sua formazione, é abituato a ragionare sui tempi lunghi, non dico i tempi millenari della Chiesa ma certamente non i tempi della quotidianitá imposti dalla politica. Attorno a lui un paese ed un mondo politico che vorrebbe che lui si adattasse a loro, con ritmi, forme di essere e stare, dire e non dire, che forse non fanno per lui. La sfida é mettere assieme le briciole, la gente semplice, portar loro un messaggio di speranza, dar loro la forza di cominciare il lungo cammino di prendersi in mano da soli.

Fra due anni e mezzo sará un ex-Presidente, e forse pochi (di quelli che giocano nel gran campionato della politica) lo rimpiangeranno. Ma al di lá di queste persone, altra gente forse avrá visto in lui quello che ha messo il seme per il futuro, pensado a tempi diversi, cinesi direi.

Noi siamo qui a dare una mano per pensare la politica agraria, in un paese dove gli squilibri di fondo sono ancora peggiori del paese precedente (Nepal). Il coefficiente di concentrazione della terra é 0.94, il piú elevato al mondo, per dire che poche aziende controllano l'80% delle terre e per gli altri restano le briciole. Come comportarsi? Guardare al domattina o mettersi in un'ottica di medio-lungo periodo? Il dilemma é ovviamente come combinare le due visioni, far sí che si cominci creando, se possibile, lo spazio per ricominciare a parlarsi ( cosa mai facile in Paraguay: c'é sempre un eccesso di parole per nascondere altre parole, si ascolta poco). Un esercizio che, per forza di cose, solo funziona sul lungo periodo. Io ti ascolto solo se ti riconosco come persona: devo imparare quindi a guardarmi dentro, a riconoscere che tu sei me, il principio dell'alteritá.

E´ stata una bella giornata, faticosa, ma ne ha valso la pena. Domani la battaglia continua, forse le discussioni con i contadini non saranno facili, ma penso valga la pena provare, cercare la strada e credere nel prossimo. Anche se questo non si tradurrá in risultati immediati domani. Partiamo per piantare una quercia, ed occupiamoci di lei un po' tutti i giorni, solo cosí la vedremo crescere ...

buona notte

1 commento:

  1. Eh ben.. c'est pas de la tarte (voir recette du mois de février.. ) Bon courage, en espérant que les paysans et les grands propriétaires trouvent un terrain d'entente ... oú ce qu'il reste de terres non cultivées...Cat.

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