sabato 19 marzo 2011
Khartoum, fine settimana
Immagini prese dall'hotel dove mi trovo. Interessante il contrasto tra un mondo (arabo) esterno in piena effervescenza, bombe su Bengasi, massacri nello Yemen, una società civile che pian piano si riprende in mano gli spazi perduti in Tunisia ed Egitto, mentre in Bahrein continuano a farsi sparare addosso adesso anche dai sauditi e qui, un silenzio incredibile.
Avendo tempo (mi sono ritrovato bloccato qui durante un intero week end, senza parlare una parola d'arabo e senza conoscere nessuno), ho letto alcuni commenti di altri naviganti su internet al riguardo di questa città che tutti definiscono rumorosa e caotica. Io ho esattamente la sensazione opposta.
Arrivato in piena notte, alle 2.20, cosa normale da queste parti, l'autista mi ha portato all'hotel passando davanti a quello che deve essere il ministero o dell'interno o dei servizi segreti e, come segnale dell'attenzione data al posto, fuori a far la guardia c'era una "tecnica" (jeep con mitragliatrice montata sul retro) con l'ometto con la mano pronta a sparare al minimo cenno di rogne.
L'hotel è abbastanza centrale, ma non una zona residenziale per ricchi per cui mi immaginavo sentire i soliti rumori della vita quotidiana, e invece .. nada de nada. Le voci del muezzin le senti, ma per il resto nulla.
Le volte precedenti che sono stato qui mi è capitato di passare nella zona universitaria, simile a tutte le università che conosciamo, tantissimi studenti e studentesse, caciaroni, allegri e simpatici, una tradizione universitaria molto antica in Sudan e ti vien da chiederti immediatamente cosa pensino questi giovani, di quello che succede più a nord (la Libia confina col Sudan) e di quello che succede (o non succede) qui. Difficile saperlo, sia per il pochissimo tempo che passerò qui adesso, sia per le barriere linguistiche: qui all'università cominciano a preferire studiare il cinese invece dell'inglese dato che vedono ilritmo cinese come un possibile modello per il loro paese, per cui questo non facilita i contatti.
Internet è libero, puoi leggere e scrivere come vuoi, ma per prendere foto devi aver un photo permit, per cui devi star attento.
Un paio di mesi fa leggevo un articolo sul Guardian di un tipo che sosteneva che il presidente Bashir avrebbe accettato facilmente la separazione del Sud per due ragioni: la prima perchè gli avrebbe permesso riguadagnare punti e tornare nel circuito internazionale e la seconda perchè liberandosi della parte non islamica poteva finalmente dare corso al suo sogno di impiantare una charia vera e propria, stile iraniano. Devo ammettere che la cosa mi ha molto sorpreso perchè essendo il presidente un militare e non un religioso, mi sembra una scelta strana che rischierebbe di sottrargli il potere per farlo finire nelle mani degli Ulema. E' vero che il risultato del referendum è stato accettato molto (troppo?) facilmente, senza nessun lamento ma io resto dubbioso sulla seconda parte. Vedo un mondo femminile che non sembra abbassare la testa facilmente. Mi dicono che la sitruazione di "gender" sia molto problematica, ma per le strade qui ed anche all'aeroporto nel Darfur le donne esistono, fiere d'esserlo.
Per me è impossibile trarre conclusioni, per cui lascio la pagina aperta.. contando tornarci nei prossimi giorni....
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Khartoum è la città piu noiosa del mondo, bastava chiedere. Comunque prova ad andare al mercato di Omdurdam.Sei per caso all'Acropole?
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