Bankitalia: crescono le diseguaglianze. Uno su 4 a rischio povertà (https://www.avvenire.it/economia/pagine/bankitalia-crescono-le-diseguaglianze)
Il caporalato nelle campagne è arrivato oramai anche nel nord Italia: (http://www.giornaletrentino.it/cronaca/riva/caporalato-coinvolti-26-braccianti-agricoli-1.1352778)
La disoccupazione “nel Mezzogiorno (19,4%) è quasi tre volte quello del Nord (6,9%)”
Aumenta l’occupazione ma solo grazie a contratti a tempo determinato, mentre tocca il minimo assoluto il numero dei lavoratori indipendenti, scesi per il settimo anno consecutivo (http://www.huffingtonpost.it/2018/03/13/disoccupazione-al-minimo-da-4-anni-al-sud-tripla-del-nord-occupazione-al-top-dal-2009_a_23384140/)
Mentre la ricostruzione post terremoto dell’Aquila va avanti al rilento, quella di Amatrice la ricostruzione è letteralmente un disastro, con casette ancora non consegnate e le macerie ancora lì, dove il sisma le ha catapultate. Ognuno dei terremoti analizzati dal documento del Senato ha una propria particolarità, soprattutto quello dell’Aquila e del Centro Italia, ma è difficile sostenere che i soldi siano stati spesi bene se, in entrambi questi casi, le zone colpite non solo non hanno ripreso a vivere, ma non sono state nemmeno messe in grado di sperare di poter ripartire in tempi brevi. (http://www.truenumbers.it/terremoto-soldi-spesi-emilia-amatrice-aquila/)
Ricordate il referendum a schiacciante vittoria del mantenimento dell’acqua come bene comune? Ebbene un emendamento alla legge di stabilità 2018 approvato dalla Commissione Bilancio della Camera consente ai Comuni che privatizzano i servizi (acqua, trasporti, rifiuti, energia) (http://www.ntr24.tv/2017/12/16/il-comitato-acqua-bene-comune-no-a-privatizzazione-si-rispetti-referendum-del-2011/)
Ricordate che una volta avevamo la Mafia? Bene adesso non è più un problema per nessuno, ecco perché l’Espresso può titolare “La lotta alla mafia è scomparsa dai programmi elettorali - Nella corsa al voto del 4 marzo i partiti hanno in gran parte ignorato il tema del contrasto alla criminalità organizzata.” (http://espresso.repubblica.it/palazzo/2018/03/01/news/elezioni-la-lotta-alla-mafia-e-scomparsa-dai-programmi-elettorali-1.318976)
L’evasione fiscale ci porta sempre nei primi posti europei (e non solo): secondo i dati Eurispes “In Italia evasione fiscale vale 270 miliardi di euro, maglia nera in Europa” (https://quifinanza.it/fisco-tasse/in-italia-evasione-fiscale-vale-270-miliardi-di-euro-maglia-nera-in-europa/79326/)
Violenza di genere: pochissimo è stato fatto se l’Istat a fine anno scorso contava, per la sola Italia, 6,7 milioni di vittime con un costo stimato di quasi 17 miliardi di Euro (http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2017-11-21/hodettono-quanto-costa-all-italia-violenza-donne-131317.shtml?uuid=AEmADYFD)
Qualcosa è migliorato, per esempio Lega Ambiente ci dice che “a soli due anni dall’entrata in vigore della legge sugli ecoreati, nel complesso diminuiscono gli illeciti ambientali e il fatturato delle attività criminali contro l’ambiente.” (https://www.legambiente.it/contenuti/comunicati/ecomafia-2017-le-storie-e-i-numeri-della-criminalita-ambientale)
Per la Cultura, mentre in Francia il budget per il 2018 è di 3,4 miliardi di euro http://www.giornaledellalibreria.it/news-lettura-francia-finanziaria-2018-budget-invariato-per-la-cultura-3149.html) noi non andiamo oltre i 2,4 miliardi http://documenti.camera.it/Leg17/Dossier/Pdf/CU0359.pdf)
Ma dove li buttano i nostri soldi? Dai tempi di Prodi in poi abbiamo gettato alla finestra una montagna di soldi per i famosi caccia F35: la Corte dei Conti stima che siano già stati spesi 3,5 miliardi (e manca ancora molto alla fine). Le promesse iniziali erano di creare lavoro, 10mila posti erano stati annunciati e adesso, forse si arriverà a 1600. (http://www.lettera43.it/it/articoli/economia/2017/08/08/caccia-f-35-costi-colpe-e-guai-di-un-pozzo-senza-fondo/212860/)
Possiamo dire che, nell’ultima legislatura, le cose siano andate migliorando sensibilmente nella Sanità? Pare proprio di no se La Repubblica titolava che a metà 2017 c’erano 22 miliardi di sprechi e il rapporto Gimbe sulla sostenibilità del sistema sanitario nazionale scriveva: "Non esiste una politica a medio-lungo termine” http://www.repubblica.it/salute/2017/06/06/news/rapporto_gimbe_crisi_sistema_sanitario-167387988/)
Penso che potremmo andare avanti ancora per molto, ma questo brevissimo riassunto ci serva di lezione per capire qual è lo stato in cui versa l’Italia dopo questi ultimi cinque anni a trazione renziana e quali immani compiti attendano coloro che assumeranno le responsabilità governative il prossimo giro.
Se poi mi chiedete se credo che i 5 stelle o la Lega abbiano una cultura e una capacità sufficiente per affrontare questi problemi, che si sommano ai diktat di cui ho già parlato in un posto precedente (https://paologroppo.blogspot.it/2018/03/come-un-mantra-fare-le-riforme.html) la risposta è chiaramente NO!
In realtà quel che credo è che, come già successe con Bossi quando andò al governo col Cavaliere (ora ex-) anche i nuovi arrivati si adageranno nel confort romano, lasciando che le aree grigie dei vari ministeri e Think tank, le nomenclature che comandano da decenni indipendentemente da chi stia alle manette (invito a leggere l’interessante articolo, o l’intervista, del giornalista dell’Espresso E. Fittipaldi sul partito della X - http://video.espresso.repubblica.it/tutti-i-video/lancio-espresso-4-marzo/11552/11650) continuino a tirare le fila del teatrino in cui ci troviamo a giocare.
La rabbia che ha portato tanta gente a votare per loro non sarà una spinta sufficiente perché il paese è troppo complesso e richiede una preparazione ben al di là di quello che possono offrire. Basta chieder loro quale posizione intendano portare a Bruxelles riguardo le sanzioni promesse da Trump, oppure quali riforme istituzionali, e con che alleati, pensano portare sempre a BXL per rendere la macchina europea meno prigioniera delle lobby finanziarie ed economiche che la controllano attualmente. Temi complicati, che stridono con il livello da rivoluzionari “de noantri” che affliggono questi due partiti.
Sia chiaro che non rimpiango affatto il PD, renziano o meno e non parlo ovviamente di chi sta assieme a Salvini.
Mi urge solo ricordare che se realmente pensiamo che con questa classe dirigente si possa andare da qualche parte, allora abbiamo ancora molto da capire. Che ci sia lavoro da fare è ovvio, ma una ricostruzione seria dell’Italia non può certo essere pensata con queste facce. Un governo verrà fatto, magari proprio fra 5S e Lega in modo da rifare la legge elettorale a loro favore, così da andare a nuove elezioni e far sparire PD e FI. Ma sarà sempre un campionato di serie C, perché le cose vere, quelle che determina il nostro oggi e il nostro futuro, passano ad altri livelli.
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