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martedì 20 marzo 2018

Un altro piccolo passo verso la prossima terza guerra mondiale



Un primo scatto in avanti lo avevamo avuto pochissimi anni fa, nel 2014, quando Putin decise di annettersi la Crimea, parte integrante dell'Ucraina (https://www.huffingtonpost.it/2014/03/18/ucraina-putin-annessione-crimea_n_4984388.html). Non stiamo qua a giudicare le scuse inventate da Putin, ma solo constatiamo come l'Unione Europea e, più in là, la NATO e tutte le altre alleanze di cui facciamo parte, non siano riuscite a far null'altro che delle "sanzioni". Il principio di andare a invadere terre altrui ritornava prepotentemente di moda anche vicino a casa nostra, confermando inoltre la nostra assoluta irrilevanza su qualsiasi tema quando si tratta di arrivare al dunque.

Il secondo scatto in avanti l'ha compiuto l'Arabia Saudita, la culla del terrorismo antioccidentale come insegna Ben Laden e compagnia, intervenendo direttamente e pesantemente nello Yemen, stato sovrano se qualcuno non lo ricordasse (https://www.money.it/guerra-Arabia-Saudita-Yemen-tragedi. Che la scusa sia stata che bisognava evitare che le milizie appoggiate dall'Iran avessero la meglio, non ci interessa in questo momento. Il fatto certo è che noi occidentali siamo felicissimi di far affari con questo paese terrorista, l'Arabia Saudita, non l'Iran, dato che è strapieno di soldi e compra anche quei maledetti aerei francesi Rafale che nessun presidente era riuscito a vendere neanche sottocosto. Che poi siano le armi europee, francesi e tedesche, assieme a quelle americane, a fare il grosso delle vittime nello Yemen, questo non sembra interessare quasi nessuno (dico quasi perchè proprio oggi qualcuno si sta svegliando in Francia:http://www.lepoint.fr/editos-du-point/jean-guisnel/guerre-au-yemen-la-france-viole-le-traite-sur-le-commerce-des-armes-20-03-2018-2203928_53.php). Comunque questo secondo scatto conferma che anche noi occidentali accettiamo oramai con reisgnazione che i problemi a un certo punto vanno risolti con la forza. Noi non siamo ancora capaci di metterci anche la faccia, ma almeno le nostre armi ...

Arriviamo quindi al terzo scatto, come da dichiarazioni del terrorista Erdogan il turco: abbiamo conquistato Afrin e continueremo a espanderci in Siria (http://www.lastampa.it/2018/03/19/esteri/erdogan-conquista-afrin-e-punta-a-espandersi-in-siria-XtxbNscWTkirsHHDrAZAVM/pagina.html).


Il turco ottomano e terrorista Erdogan rappresenta un passo in avanti per la ragione semplicissima che è un nostro alleato all'interno della NATO. Con la Crimea invasa dai russi non abbiamo saputo fare nulla. Con l'Arabia Saudita abbiamo cominciato a metterci le armi e con Erdogan cominciamo a far scendere in campo gli alleati NATO. A casa nostra cerchiamo di evitare di parlare di questi conflitti e del fatto che siano i nostri alleati o le nostre armi a essere protagonisti, perchè altrimenti saremmo costretti a porci delle domande più serie: dove stiamo andando? Quale sarà il prossimo passo? Ricordiamoci che molte di queste guerre sono a pochissime ore di volo da Roma, quindi si avvicinano anche a casa nostra. A livello europeo non abbiamo una iniziativa seria che sia una, e noi giochiamo a chi piscia più lungo fra Salvini e Di Maio. 

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