Oggi siamo andati a vedere una esperienza diversa, piú recente, anche questa stimolante per il lavoro che sono venuto a fare. Lasciamo decantare le idee e le riflessioni...
Intanto le proteste continuano. Tre cose in particolare sembrano andar male: luce, acqua e insicurezza. In linguaggio del baseball gli oppositori dicono che questi sono i tre strikes che eliminano il battitore (Chavez). Nel gergo locale la eliminazione del pitcher si dice "ponchao", per cui nei giornali e sui muri, oltereché allo stadio si sente: "luz, agua, inseguridad, Chavez está ponchao". Forse non proprio, perché il potere comunque resta nelle sue mani, ma insomma bisogna pur tirarsi su il morale. Soprattutto quando ti hanno appena svalutato la moneta nazionale del 100% dalla sera alla mattina. Fino a ieri con 2.15 bolivares compravi un dollaro (al cambio ufficiale, a quello non ufficiale era a 5,50), da oggi é a 4,30. Addio sogni di viaggiare, i biglietti costano il doppio....
La sera torniamo al solito centro commerciale, per le solite ragioni di sicurezza. Mi rendo conto adesso, quando scrivo, che non sono mai uscito di sera fino ad oggi, domenica. Tutti ti dicono di far attenzione perché gli assalti sono all'ordine del giorno.
Un lider contadino ci raccontava che, scontenti del prezzo che gli pagavano, hanno deciso di andare a vendere un camion di ortaggi nella periferia di Caracas, nei ranchos. Cosa da non fare nemmeno se sei venezolano perché una votla arrivati lí si sono trovati davanti una milizia (Milicia Zero), di cui non sapevano nulla, armati fino ai denti, che pretendevano proteggerli. Non sappiamo a che prezzo, ma quel che é sicuro é che non ci sono piú tornati dopo.
Quindi anche stasera cibo industriale, ma per cambiare Tex-Mex, non male. La finalissima del baseball si gioca in casa del Magallanes, dura una vita, facciamo ora a cenare, mangiarci un buon gelato, tgornare in albergo, andare in camera e ancora stanno lí, ottavo inning.. quasi alla fine.. insomam contro tutti i pronostici rivincono los Leones di Caracas, per cui festa per le strade (anche se non capisco perché, dato che siamo a piú di sei ore di macchina dalla capitale)...
domenica 31 gennaio 2010
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